Crash Bandicoot
Probabilmente avrete già sentito questo nome, soprattutto se possedevate una PlayStation nell’ormai lontano 1996, anno in cui venne alla luce il primo episodio della serie, Crash Bandicoot.
Il primo, indimenticabile, Crash è anche quello più rappresentativo dell’intera serie.
Inizialmente il gioco era sviluppato da Naughty Dog, ed era un esclusiva PlayStation.
Si trattava di un platform game tridimensionale, dalla difficoltà vecchio stile (ossia piuttosto elevata), che vedeva il protagonista attraversare, nel corso di tutto il gioco, tre intere isole, prima di arrivare all’immancabile boss finale.
Sembra quasi superfluo dirlo ma, ovviamente, non sono stati la trama e nemmeno la grafica a rendere celebre Crash, bensì il puro gameplay, semplice, immediato, divertente: unico.
L’anno successivo vedrà l’arrivo nei negozi di Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back, diretto seguito del precedente capitolo.
Anche questo secondo episodio, sviluppato sempre per Playstation, è rimasto nelle menti (e nei cuori) di migliaia di giocatori, riuscendo a toccare, a livello qualitativo, la vetta più elevata mai raggiunta da Crash.
Un ulteriore anno dopo arrivò il seguito ufficiale del secondo episodio: Crash Bandicoot 3: Warped.
Il gameplay e le meccaniche di gioco sono rimaste pressocchè invariate rispetto al secondo capitolo, risultando in un gioco forse non più originale ma comunque divertente.
Il 1999 segnò l’abbandono definitivo di Crash da parte di Naughty Dog, con l’uscita dell’ultimo gioco da essi sviluppato: Crash Team Racing.
Con l’acquisizione di Naughty Dog da parte di Sony, la storica casa di Crash non potè più sviluppare seguiti della propria serie, in quanto i diritti del gioco erano rimasti a Vivendi games.
Essendo quella di Crash una saga divenuta, ormai, piuttosto popolare (in grado di far muovere parecchi soldi) era ovvio che, anche senza i suoi creatori originali, l’epopea del marsupiale arancione sarebbe continuata, ed infatti i lavori non si fermarono e Crash approdò anche su altre piattaforme, oltre che su PlayStation.
Lo sviluppo del gioco fu affidato a vari studi (tra cui i più importanti sono Vicarious Vision prima e Radical Entertainment dopo), tuttavia la qualità dei capostipiti non fu mai eguagliata.
Ciò che un tempo era una serie bella, importante e in forma ora non è altro che la parodia di sè stessa, di cui vengono proposti seguiti e spin off (quasi) ogni anno, ma di cui nessuno ha veramente bisogno.
Innumerevoli sono i seguiti usciti dal 2000 ad oggi, ma nessuno di questi possiede solamente la metà della qualità che avevano i primi 3 giochi.
Tra i meglio riusciti (escludendo i vari episodi per console portatili e cellulari) possiamo annoverare Crash Twinsanity, Crash of the titans e Crash: il dominio sui mutanti; tutti giochi tutto sommato carini ma che non hanno veramente nulla a che fare con lo splendore di un tempo.
Ora i Naughty Dog sono passati ad altro (la saga di Jak and Dexter su PS2 e di Uncharted su PS3), ed un loro ritorno per la realizzazione di un Crash che sia Crash è piuttosto improbabile, anche se sarebbe esattamente ciò di cui la serie ha bisogno... ad ogni modo, sperare non costa niente e fino a quando non usciranno titoli decenti ispirati a questa saga, non potremo far altro che continuare a sperare.